martedì 7 luglio 2009

SPIRITO AGONISTICO II - VINCERE FACILE


Forse per una tendenza a non rassegnarmi facilmente, cerco sempre il lato positivo delle cose che accadono. E ritornando sul tema delle basse percentuali delle runners italiane mi sembra doveroso segnalare che un minor numero di partecipanti alle competizioni significa una più alta possibilità di poter ambire ad un buon piazzamento in classifica sia generale che, soprattutto, in quelle per categorie di età. Come dire? Massimo risultato con il minimo sforzo, o meglio gli uomini per riuscire ad entrare a premio in classifica devono fare tempi veramente buoni e spesso si vedono scalzare dal podio per una manciata di secondi proprio per l’alto numero di partecipanti. Alle ragazze questo non accade; una runner che abbia un personal best di 1h e 25 sulla mezza maratona o di 3h e 10 sulla maratona sicuramente entra nella classifica delle prime cinque assolute in quasi tutte le gare italiane. Se poi si vuole pianificare la vittoria con la strategia e non con l’allenamento basta analizzare una delle tante statistiche che sono pubblicate a fine anno sulle gare svolte e scegliere con cura la gara obiettivo: la maratona con 200 partecipanti totali, la mezza maratona che è inserita in calendario contemporaneamente ad una decina di altre più blasonate, le gare di Ferragosto, anche una semplice giornata nevosa può bastare. Così domenica scorsa, senza premeditazione alcuna, ma solo per opportunità dell’orario di partenza, ho partecipato ad una corsa in montagna competitiva di 30 km dove hanno preso il via 6 donne e mi sono classificata al terzo posto. Tutto regolare se non fosse che il mio spirito agonistico non si accontenta di vincere facile ma vorrebbe sempre rientrare nel primo dieci percento dei classificati indipendentemente che poi si salga anche sul palco oppure no.

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