mercoledì 9 settembre 2009

OFFICIAL TIME VS REAL TIME




Non sono una sacchettara, ma salire sul palco per essere premiata ed avere i miei dieci secondi di gloria devo dire che mi fa molto piacere. Al di là del premio in sé (che per le categorie master si tratta quasi sempre di premi in natura) è prima di tutto un premio alla fatica, agli allenamenti, ai sacrifici; un premio per chi ti ha allenato, per chi ti ha sostenuto e pazientemente aspettato. Uno sprone a continuare, a metterci ancora più impegno e porsi degli obiettivi più ambiziosi.

Ora per le assegnazioni dei premi di categoria credo non esista ancora un criterio unificato ed ogni manifestazione fa legge a sé. Così avviene che ci siano atleti premiati due volte perché classificati tra i primi nella classifica assoluta e poi ricevono anche il premio per la categoria di età di appartenenza; categorie di età (specialmente quelle femminili) che sono accorpate e anziché rispettare i quinquenni Fidal, si preferisce premiare considerando categorie che coprono un decennato dove atleti 35enni, che hanno appena lasciati gli assoluti, hanno la meglio su atleti di 10 anni più anziani di loro; infine classifiche stilate in base al tempo ufficiale e non al real time. A me è capitato di rimanere giù dal palco per tutti questi motivi e l’ultima volta è stato domenica a Bologna alla Runtuneup, gara di mezza maratona, dove sarei risultata 5° di categoria (quindi premiabile) in base al real time ma invece sono risultata 6° (quindi punibile) in base al tempo ufficiale, tempo sul quale sono state poi stilate le classifiche. Mi consolo per aver migliorato di oltre 4 minuti il tempo dello scorso anno sulla stessa gara (dove per dovere di cronaca ero andata a premio). Bravissima anche Michela che nonostante abbia una delle agende impegni più fitte d’Italia riesce a ritagliarsi, con costanza e dedizione, tempo per allenamenti e gare.

Nessun commento: