giovedì 6 agosto 2009

BUONI PROPOSITI PER LE VACANZE (E ANCHE DOPO)


Traggo spunto da un paio di editoriali, rispettivamente del giugno 2007 e di luglio 2009, e di un servizio dedicato, pubblicato nel numero di agosto di Runner’s World, che parlano di donne e corsa. Sintetizzo brutalmente il tutto indicando i punti salienti degli articoli dai quali emerge che il numero delle donne italiane è aumentato negli ultimi 5 anni, ma la percentuale si pone molto al di sotto se confrontata con i numeri delle runners americane, australiane, tedesche e non ci avviciniamo nemmeno a francesi e spagnole. Se poi guardiamo la partecipazione a gare agonistiche i numeri si fanno ancora più piccoli.

Pigrizia? No, forse mancanza di un elemento catalizzatore che possa far innescare una reazione positiva ed irreversibile verso la corsa. Per quante persone il pagamento anticipato della quota di un corso in palestra rappresenta il motivo sufficiente e NECESSARIO per ‘impegnarsi’ a fare attività fisica? La corsa, essendo anche in questo aspetto espressione di estrema libertà, richiede invece un atto di volontà fortissimo per essere praticata. Altro scoglio da superare è il pudore a farsi vedere con gli shorts in ‘pubblico’; citando Magda Maiocchi ‘l’estate per le donne che corrono arriva in ritardo o addirittura non arriva mai’. Sempre castamente vestite e spesso con capi inadatti alla corsa, sono poi magari noncuranti di sfoggiare pantaloni a vita bassa o di catturare tutto il sole possibile in topless e perizoma in spiaggia.

Fare della corsa il proprio stile di vita significa infrangere molti dei vincoli culturali e psicologici che ci tengono prigionieri ed ottenere in cambio effetti benefici, significa maggiore rispetto per se stessi, per gli altri e per il mondo che ci circonda, significa affrancarsi da tutti quei falsi valori di cui è permeata la vita quotidiana. Al rientro dalle vacanze se pensate a rimettervi in forma mettete la corsa in cima alla vostra lista.

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