giovedì 13 maggio 2010

MASSIFICARE O ECCELLERE?


Il dilemma si presenta ogni anno al termine di un ciclo di gare sostenute, a fine primavera o a inizio inverno, e la domanda è sempre la stessa e cioè se sia assennato fare una serie consecutiva di gare, magari sulla stessa distanza, ottenendo risultati cronometrici incolore e senza sfinirsi troppo o se invece non valga la pena adottare un piano di allenamento finalizzato ad una sola (max due) gara obiettivo, tirare alla morte ed abbassare sensibilmente i tempi.

Ci sono appuntamenti irrinunciabili per luogo, modalità e compagnia di svolgimento, manifestazioni che appagano lo spirito, gadget gara imperdibili, ma nei giorni successivi scorrendo le classifiche, inutile nasconderlo, ci brucia il fatto di non essere rientrati tra il primo diecipercento dei classifcati.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Sab, vale tutto e niente ma visto che me lo chiedi...
Tu hai ancora della potenzialità che probabilmente forse e dico forse non ti rendi conto di avere,sei una molla ancora efficente che però non si carica del tutto per le tante maratone nell'arco dell'anno, infatti hai fatto pendere l'ago della bilancia sulla quantità e non ti sto dicendo che hai fatto male anzi...sei andata alla ricerca più dello stato emozionale della maratona(che fino ad oggi ti è andato bene) schiacciando l'occhiolino ogni tanto al risultato cronometrico.Per come ti vedo io dal di fuori ora:la ricerca di una qualità cronometrica ti gratificherebbe di più dello sforzo compiuto.
Allora che dire ...che i tempi son maturi per qualcosa di importante??
Ciao presidente.

Simone

Unknown ha detto...

Simone sei sempre un gentiluomo e non cogli la ruggine che purtroppo io sento scricchiolare. Puntare ad un risultato, al di là del risultato in sè, è un'occasione per mettersi alla prova, per vedere a che punto siamo, è dare una scossa ad un pericoloso immobilismo da routine.