LA PRIMA VOLTA AL BUIO.

Volevo iniziare l’anno con un post che non fosse banale, quindi nessun reportage di gare, nessuna fredda classifica, niente tabelle di allenamento, nessun trofeo da esibire. Ho dovuto aspettare febbraio ma se doveva essere questo è stato giusto aspettare. Martedì 8 ore 9 PM in una fitta nebbia ovattata e spaventosa insieme, prendo parte all’allenamento con uno sparuto gruppo della squadra di triathlon. Serie di ripetute sulla salita che porta al Monastero di San Daniele ad Abano Terme. Il percorso si snoda tra una serie di brevi tornanti fino a raggiungere la sommità dove sorge il Monastero. Buio totale. Sorprendente come mancando la vista tutti gli altri sensi si attivino: maggiore sensibilità dei piedi al contatto con il terreno sottostante, si captano tutte le variazioni dei rumori circostanti, percezione della diversa temperatura e densità dell’aria quando si passa dalla strada alberata allo spazio aperto. Passate le ultime curve usciamo fuori dalla nebbia: alzando la testa vediamo una piccola falce di luna luminosa che ammicca a noi coraggiosi che stiamo correndo.